Una nuova associazione patrocinata da CNA FORLI CESENA formata da Ditte produttrici/importatrici di giochi gonfiabili, Noleggiatori di giochi gonfiabili e Gestori aree gioco attrezzate, in tutta Italia.

Un settore che era finora in forte espansione caratterizzato dalla apertura di tantissime nuove piccole aziende gestite da giovani entusiasti ed appassionati del proprio lavoro in grado di offrire servizi di animazione presso esercizi commerciali o anche a domicilio, con la necessità di intrattenere i bambini durante un evento, a partire da un semplice compleanno sino all’inaugurazione di un grosso centro commerciale.

Come si vede un tipo di attività veramente nuovo nel suo genere esercitata da giovani pieni di intraprendenza, ottimismo e fantasia.

Gli strumenti a disposizione sono i giochi: gonfiabili, playground, kiddy rides, tappeti elastici, giochi in plastica, legno etc.

PERCHE E’ STATO NECESSARIO ASSOCIARCI IN CNA PLAY AREAS?
(UN PO’ DI STORIA E IL “PASTICCIO” DM 18 MAGGIO 2007)

Tutte le  fiorenti attività sopradescritte, vengono messe in crisi con l’entrata in vigore del D.M. 18 Maggio 2007, che di fatto, non permette più a queste realtà esistenti di operare e tantomeno di aprirne delle nuove, con una conseguente crisi a catena di tutti gli operatori economici del settore gonfiabili e aree gioco.

Più che il decreto in sé, è la sua interpretazione che ci penalizza fortemente.

Infatti, i giochi gonfiabili, nati per scopi diversi dallo spettacolo viaggiante, sono entrati a far parte dell’elenco ministeriale solo con il D.M. del 20.03.2003 al fine di permettere il loro uso anche nelle aree destinate allo spettacolo viaggiante; sono quindi rientrati nel campo di applicazione del DM.18.05.2007, che facendo riferimento indistintamente all’elenco senza nessun’altro criterio per distinguere i vari giochi, è stato automaticamente ed erroneamente esteso a tutti i tipi di giochi considerando chiunque utilizzi un gioco per bambini automaticamente un giostraio o lunaparkista, ignorando il principio fondamentale che non può essere l’oggetto a determinare il tipo di attività che si sta svolgendo.(per dare un esempio concreto, stando al D.M. anche un singolo calciobalilla – che è a sua volta parte dell’elenco ministeriale – dovrebbe ottenere il codice identificativo e la verifica della locale commissione di vigilanza)

Come si vede, l’unire l’aspetto amministrativo a quello della sicurezza ha contribuito a creare un caos burocratico in cui ben pochi riescono a raccapezzarsi. Questa confusione ha creato una paura comprensibile da parte degli addetti al rilascio delle autorizzazioni i quali per non assumersi responsabilità, chiedono l’intervento delle commissioni provinciali o comunali per la sicurezza degli spettacoli in genere.

Si è inoltre demandato un carico enorme di lavoro sui comuni e sulle commissioni di vigilanza, che non erano certo pronte ad affrontare una situazione del genere; la mancanza di una circolare esplicativa che facesse un po’ di chiarezza e prevedesse un decalogo dei requisiti che le commissioni possono ragionevolmente richiedere nel controllare i singoli giochi, consente agli enti preposti di fare qualsiasi richiesta  e di fatto ci troviamo di fronte a 8.000 comuni che danno 8.000 interpretazioni diverse della norma.

Costringere un un villaggio turistico, un albergo, un ristorante, etc, a fare le pratiche per diventare spettacolo viaggiante per poter utilizzare un gioco gonfiabile, un kiddy ride, un trampolino o un playground all’interno dela propria struttura ci sembra veramente una forzatura senza senso.

Non parliamo poi dei documenti e certificati richiesti per ogni singolo gioco, che sono gli stessi necessari per utilizzare una ruota panoramica un tagadà

La situazione è stata inoltre ulteriormente aggravata dalla circolare di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) diramata ai Comuni del Luglio 2009, che con ingiustificati toni “terroristici” sui gonfiabili  ha di fatto aumentato la diffidenza da parte dei Comuni nella concessione delle autorizzazioni.

La nostra associazione su questo argomento ha già preso una netta posizione con la lettera di risposta del proprio ufficio legale.

 

QUALI SONO I NOSTRI OBIETTIVI?

Cna play areas nasce quindi per far fronte alla situazone sopradescritta e per:

-         Fornire assistenza diretta di tipo tecnico-burocratico-legislativo agli associati, anche dialogando con i singoli comuni se necessario;

-         fare sentire la propria voce presso gli organi nazionali preposti , in quanto questa situazione è stata determinata da una assenza di rappresentanza del settore;

-         ottenere la corretta interpretazione del DM 18 Maggio 2007;

-         garantire la sicurezza relativamente ai giochi gonfiabili applicando la norma europea che per tale scopo è stata emanata, ossia la norma tecnica EN14960, cosi come avviene nel resto d’Europa;

-         si augura inoltre che da parte delle autorità competenti vengano effettuati controlli per colpire quelle attività che operano completamente al di fuori del rispetto di qualsiasi regola determinando una concorrenza sleale e penalizzando fortemente ditte serie che vogliono operare all’interno della legalità e della sicurezza.

Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Gennaio 2010 12:59 )